Sconfiggere la malattia, riscoprire la vita con tecniche immaginative e di rilassamento

Sconfiggere la malattia, riscoprire la vita con tecniche immaginative e di rilassamento

Migliorare la vita dei pazienti e farli ricominciare a vivere nel cuore e  nella mente è possibile. Come?

Con  tecniche immaginative e di rilassamento per aiutare i malati di cancro a ritrovare fiducia nella vita. Presso l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Bari questi incontri hanno funzionato con grande gioia dei pazienti coinvolti.

Sono storie di rinascita quelle che raccontano i pazienti coinvolti nel progetto “Tecniche di visualizzazione creativa e rilassamento a supporto della terapia medica in oncologia”, in piena attività presso l’istituto “Giovanni Paolo II”, prima in via sperimentale e poi come necessario e consolidato punto di svolta per gli assistiti.

Anche se al momento sono solo riservati ai malati di tumore alla mammella, chi vi ha partecipato ha già riscontrato grande beneficio sentendo di aver ricevuto “un aiuto così prezioso per la mia preziosa vita”. I professionisti guidano dieci persone alla volta a riscoprire le proprie emozioni, a ritrovare la positività e non abbattersi alla malattia, calmando l’ansia e reagendo meglio ai medicinali.

Tra le attività, il controllo delle reazioni emotive e lo sviluppo di un atteggiamento mentale fiducioso nei confronti delle terapie utile a mobilitare le risorse interne di guarigione e ridurre lo stress, il potenziamento dell’autostima e della convinzione di guarigione e un supporto concreto a fronteggiare l’ansia e a reagire meglio agli effetti collaterali dei farmaci.

La coordinatrice degli ambulatori di oncologia medica Franca Bari e il docente dell’associazione “Ente per la Comunicazione” Piero de Palma hanno notato come l’aspetto malinconico dei pazienti sia tramutato in una luce nei loro sguardi. ” Questo progetto”- sottolinea De Palma- ” è volto proprio a lenire le angosce con il balsamo di una forte componente motivazionale a reagire”.

L’obiettivo comune della squadra di lavoro e del Direttore Generale Antonio Delvino è quello di porre al centro il paziente, migliorando le sue condizioni di vita presenti e future. Si può dire che il risultato è stato raggiunto data la gioia e la speranza presenti nelle dichiarazioni dei pazienti: “Inizio già a sentire i benefici, mi sento in recupero”.

Una vagonata di consensi e attestazioni di stima che tracciano, in maniera ancor più marcata, la strada giusta da percorrere per mettere al centro il paziente.

Per maggiori informazioni visitate il sito dell‘istituto dei tumori di Bari. 

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