Natale da incubo: i 3 modi per evitarlo con i consigli dello psicologo del buonumore

Natale da incubo: i 3 modi per evitarlo con i consigli dello psicologo del buonumore

Manca ormai un mese a Natale e tutto già richiama le tipiche atmosfere: le vetrine dei negozi, i suggerimenti dei giornali e del web per i regali, gli inviti che iniziano ad arrivare per cene ed aperitivi di auguri.

Il Natale e, più in generale le festività, si sa, dividono: per qualcuno è un incubo, per altri un periodo meraviglioso che riporta ai ricordi d’infanzia e, più in generale, alla possibilità di staccare dalla routine e dalle corse quotidiane per stare finalmente un po’ in famiglia a riposarsi.

Ma chi lo vive come un periodo di forte stress elenca tutti i motivi per cui preferirebbe addormentarsi il 23 dicembre e risvegliarsi la mattina del 7 gennaio. La classifica ne include 7:

  1. Le corse sfrenate ai regali, spesso e volentieri fino all’ultimo minuto della vigilia,  a cui si arriva stremati, con poche idee e confuse su cosa acquistare
  2. L’indecisione su cosa comprare, che genera a sua volta preoccupazione, ansia e tensione
  3. I famigliari e i parenti “diversamente simpatici” in vista, con cui si DOVRÀ forzatamente passare almeno 2 giorni
  4. Cucinare per tante persone, più volte al giorno
  5. Dover lottare con i figli per i compiti, poiché le feste, non dimentichiamolo, coincidono con vacanze scolastiche e compiti
  6. Dover pulire e sistemare casa, spesso rimandato dall’estate precedente
  7. Oppure, per alcuni, l’incubo è quello di dover lavorare proprio il giorno di Natale mentre tutti sono beati (?) in famiglia a festeggiare e a riposarsi.

Ma i modi per evitare questo inutile e deleterio accumulo di stress esistono: “Sono principalmente tre le cose che si possono fare per scongiurare un Natale da incubo”, spiega lo psicologo Terenzio Traisci, speaker, formatore e ideatore dell’Ingegneria del Buonumore®:

  1. Parti da che idea di Natale – preferibilmente concreta e fattibile – vuoi trascorrere, perché quando dai al tuo cervello l’immagine, ricca di suoni e sensazioni che vuoi provare, questa diventa l’indirizzo preciso che metti nel tuo navigatore. Al contrario se l’immagine è uno dei punti precedenti da incubo, il tuo cervello, che è una macchina straordinaria, ti porterà proprio in quella direzione, anche perché è l’unica che gli hai dato”. Quindi, per avere un’idea precisa, fatti due domande altrettanto precise. La prima è: ‘Come voglio sentirmi in questo Natale?’ La seconda è: ‘Cosa posso fare di semplice per sentirmi così?’ . Importante: “Evita le frasi in negativo, perché il cervello le legge e le segue”.
  2. Trova un modo semplice per avere cura di te: “Fatti un regalo, perché magari fai regali a tutti e ogni anno ti dimentichi della persona più importante, senza la quale non ci sarebbero regali per nessuno. Se prendersi cura degli altri ci rende felici e funziona, perché non dovrebbe funzionare con noi? Inoltre in uno stato d’animo migliore, affronterai anche meglio parenti e famigliari. Per prenderti cura di te, la cosa più semplice ed efficace è fare un po’ di esercizio fisico, proprio perché magari durante l’anno non è stato possibile. Magari abbiamo pagato la palestra, mantenendo un personal trainer a distanza, ma non ha funzionato per sentirci in forma”, scherza lo psicologo.
  3. Programma in anticipo quando prendere i regali evitando di focalizzarti sulla fatica e sull’indecisione, che crea soltanto sensazioni negative e un blocco della creatività. Invece è utile ricordarsi del significato del regalo a quella persona, del significato del Natale per quella persona. Chiediti: fra tutti i significati del Natale, quale mi farebbe sentire meglio?”. Le domande a cui possiamo rispondere sono diverse, lo psicologo fa alcuni esempi:

–          “Il fatto di poter fare un regalo utile, di soddisfare un bisogno di una persona cara?”

–          “Il fatto di poter trascorrere un po’ di tempo in famiglia, senza affanni?”

–          “Il fatto che anche i compiti delle vacanze fatti insieme ai figli, possono essere un’occasione per conoscerli meglio, per passare del tempo di qualità con loro, senza la stanchezza e la scarsa lucidità delle settimane lavorative?”

–          “Il fatto di poterti fermare un attimo a fiatare, a sistemare mente, cuore e casa, per ripartire con più pulizia, ordine e serenità?”

“La verità è che il Natale è un po’ come la Felicità, perché se siamo in buone condizioni fisiche, vi attribuiamo un significato positivo e ci focalizziamo sui lati più vantaggiosi per il nostro umore, allora diventa una bellissima meta a cui aspirare”, conclude Traisci.

 

Share