Cos’è la sedazione cosciente?

Cos’è la sedazione cosciente?

Può capitare che le persone abbiano paura ad andare del dentista, e neanche situazioni urgenti non più rimandabili sono in grado di spingere ad effettuare la temuta seduta odontoiatrica. Situazioni simili rientrano nel campo dell’odontofobia, che può rivelarsi un ostacolo rilevante per la pratica di cure odontoiatriche. La paura del dentista può essere combattuta, ma è necessario effettuare un percorso graduale di avvicinamento alla poltrona odontoiatrica, in modo da consentirli di potersi approcciare alle cure odontoiatriche in tranquillità.

L’ansia verso il trattamento odontoiatrico può causare il ritardo o la mancata ricerca di assistenza sanitaria odontoiatrica, anche quando il trattamento stesso non è rimandabile. Nella maggioranza dei casi, un paziente ansioso e che soffre di odontofobia arriva a rinviare l’appuntamento. In diversi studi statistici è stata osservata un’associazione significativa tra ansia verso l’estrazione dentale e sesso dei pazienti, età, livello di istruzione, status di occupazione, reddito, stato di salute orale percepito, storia di visite dal dentista.

Una volta che è iniziato il processo di avvicinamento alla poltrona odontoiatrica, anche con l’aiuto di psichiatri che possono guidare i pazienti più gravi nel percorso di guarigione, è possibile richiedere l’utilizzo della sedazione cosciente durante le operazioni, specialmente nei casi di estrazione e impianti dentali. Abbiamo chiesto al dottor Francesco Bruno, il cui studio dentistico è situato a Chieri, qualche informazione su questa tecnica anestetica.

A cosa serve la sedazione cosciente?

La sedazione cosciente viene utilizzata per rilassare i pazienti e consentire maggiore serenità durante gli interventi. Normalmente viene fatto inalare una soluzione di protossido d’azoto e ossigeno, con l’obiettivo di ridurre o eliminare l’ansia, che causa movimenti che possono complicare i trattamenti odontoiatrici. Proprio per questi motivi la sedazione cosciente è consigliata in ambito odontoiatrico ai seguenti pazienti:

  • spaventati, ansiosi o turbolenti;
  • che hanno difficoltà a tenere aperta la bocca;
  • per i quali non è possibile ottenere una profonda anestesia locale;
  • bambini non cooperanti che necessitano di cure dentali;
  • a rischio di emergenze: per esempio, epilettici, ipertesi, cardiopatici, asmatici ecc.

Per una sedazione in totale sicurezza, il medico curante del paziente odontoiatrico dovrebbe essere consultato prima di somministrare la miscela di protossido d’azoto e azoto ai pazienti con malattie invalidanti o con una serie di condizioni mediche ben specifiche, come una severa malattia ostruttiva polmonare, insufficienza cardiaca congestizia, anemia mediterranea, otite acuta media, recente impianto della membrana timpanica.

Come funziona la sedazione cosciente?

La sedazione cosciente viene eseguita grazie a un apparecchio a cui è collegata una mascherina delle dimensioni adatte a coprire il naso del paziente senza intralciare l’accesso alla bocca. Durante i trattamenti, è importante il continuo monitoraggio sia del flusso respiratorio sia dello stato di coscienza del paziente.

Cos’è il protossido d’azoto?

Il protossido d’azoto è un gas incolore e con un debole sapore dolciastro. Viene utilizzato come agente analgesico/ansiolitico, grazie a diversi meccanismi d’azione. L’effetto analgesico del protossido d’azoto si manifesta con il rilascio dei peptidi oppioidei endogeni con la conseguente attivazione dei recettori oppioidi e dei recettori discendenti dell’acido Gamma-amminobutirrico tipo A (GABA-A) e la sequenza metabolica noradrenergica che modifica il processo nocicettivo a livello spinale. L’effetto ansiolitico coinvolge l’attivazione dei recettori GABA attraverso i siti leganti delle benzodiazepine1.

 

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