
5 cose da sapere sulla psicoterapia online
Soprattutto a seguito dello scoppio dell’emergenza Covid che, anche dopo la sua fine, ha lasciato strascichi importanti sulla vita quotidiana di tantissime persone, si è diffusa capillarmente l’abitudine a fare psicoterapia online.
Durante la pandemia, quando vigevano le restrizioni sociali in praticamente tutta Europa, le persone si approcciavano alla terapia via conference call per motivi di varia natura, tra cui la già citata impossibilità di uscire di casa e di aprirsi in un contesto all’insegna della privacy e della tranquillità.
In molti, nonostante i numeri in crescita anche nel post pandemia, continuano a guardare alla psicoterapia online come a un percorso di serie B rispetto a quello che si svolge nello studio del professionista, a prescindere dal suo orientamento.
Non è affatto vero! Vediamo come mai nelle prossime righe, dove parleremo di cinque aspetti fondamentali per conoscere davvero la terapia online.
Il setting non è solo lo studio del terapeuta
I dubbi relativi alla psicoterapia online sono spesso legati al pensiero di dover mettere da parte il setting dello studio del terapeuta, particolarmente importante soprattutto quando si parla di sedute portate avanti con la tecnica analitica, che prevede, a differenza dell’approccio cognitivo-comportamentale, un focus maggiore sul passato.
Tutto vero, il setting dello studio terapeutico è importante, ma c’è molto di più.
Diamo, a tal proposito, la parola agli esperti, ricordando che la Dott.ssa Giannoni, psicoterapeuta a Firenze, professionista con alle spalle due decenni di esperienza con pazienti da tutta Italia, sul sui sito sottolinea come il setting sia anche legato alla ritualità che ruota attorno alla seduta, al di là del luogo in cui quest’ultima si concretizza.
Dall’orario concordato per l’inizio di quello che è uno spazio protetto per il paziente fino alle regole e agli obiettivi prefissati all’inizio del percorso: tutto questo può essere definito setting esattamente come la stanza del terapeuta, motivo per cui non bisogna preoccuparsi della qualità del lavoro online.
Un’alleata per chi viaggia
La psicoterapia online si sta rivelando sempre di più un’alleata preziosa per chi viaggia e per chi sceglie di passare tanto tempo all’estero. In questi casi, si può avere a che fare con fenomeni come lo shock culturale.
Grazie alla terapia online, è possibile apprezzare un abbattimento delle barriere linguistiche, con tutti i vantaggi del caso per chi ha la necessità di esprimere le proprie emozioni in uno spazio sicuro.
I tabù che non frenano più
Nonostante la psicologia e la psicoterapia siano da tempo al centro dell’attenzione mediatica e, dal 2017 ormai, parte delle professioni sanitarie, ci sono ancora numerosi tabù attorno a questo mondo, che frenano chi ha intenzione di iniziare un percorso.
Con la psicoterapia online, si bypassa questa problematica e si ha la possibilità di aprirsi in uno spazio all’insegna del massimo comfort.
Risparmio economico
L’accesso alla psicoterapia è spesso complesso per via di barriere legate alla questione economica (quando si parla ovviamente di professionisti privati).
Con la psicoterapia online, è possibile concretizzare un risparmio economico attraverso la riduzione di spese come quelle relative agli spostamenti o al tempo, spesso normalmente dedicato al lavoro, che si dedica alla terapia.
Cosa dice la scienza
Dopo aver parlato di vantaggi generali, vediamo, nello specifico, cosa dice la scienza in merito alla psicoterapia online. Sono stati effettuati diversi studi nel corso degli anni.
Uno particolarmente interessante risale al 2022 ed è stato effettuato da un team attivo presso l’Ospedale di Kangning in Cina, con lo scopo di analizzare l’impatto della psicoterapia online sullo stress causato dalla pandemia.
Questo lavoro scientifico, una metanalisi che ha preso in considerazione 13 studi, ha permesso di parlare di un impatto positivo sul fattore sopra menzionato, con un’efficacia influenzata da fattori come la durata del percorso terapeutico e la frequenza delle sedute.
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