Gonfiore addominale: ecco i consigli del nutrizionista

Gonfiore addominale: ecco i consigli del nutrizionista

Il consumo di frutta al termine dei pasti rappresenta una delle abitudini più comuni tra gli italiani: tuttavia, si tratta di un comportamento errato, che può contribuire ad aumentare il gonfiore addominale. Per rimediare a questo problema, pertanto, è indispensabile mangiare la frutta da sola, lontano dal pranzo e dalla cena, come spuntino di metà mattinata o per merenda. Va detto, comunque, che il gonfiore nella zona addominale può essere alleviato anche con altri accorgimenti: per esempio bevendo almeno due litri di acqua al giorno; oppure mangiando yogurt contenente fermenti lattici vivi; ma anche scegliendo i mirtilli, alimenti che si fanno apprezzare per le loro proprietà antifermentative.

Lotta alle abitudini sbagliate

Una delle abitudini errate che favoriscono il gonfiore addominale riguarda l’utilizzo di gomme da masticare, per di più con frequenza quotidiana. Nel momento in cui si masticano i chewing gum per lungo tempo, infatti, si ingerisce una quantità di aria eccessiva. Non solo: il contenuto del mannitolo, dello xilitolo e del sorbitolo, che vengono utilizzati al posto dello zucchero, è in grado di favorire disordini intestinali. Lo xilitolo, in particolare, dopo essere giunto all’intestino dà il la a un processo di fermentazione che agevola la produzione di gas. In sostanza, tutte le volte che si mastica al cervello vengono trasmessi dei segnali che lo inducono ad avviare il meccanismo della digestione. Quando si ha una gomma in bocca, vengono prodotti enzimi che non servono.

Come contrastare i gonfiori addominali

Il consumo di tisane a base di finocchietto e di zenzero offre un supporto prezioso nella lotta ai gonfiori addominali; vale la pena, per altro, di inserire tali ingredienti anche nelle pietanze che si cucinano tutti i giorni. D’altro canto, esistono degli alimenti che sarebbe opportuno evitare, proprio perché incentivano il gonfiore: è il caso delle bevande alcoliche e di quelle gassate, che presentano un contenuto elevato di anidride carbonica, ma anche dei prodotti da forno come il pane e la pizza che contengono lieviti. Dovrebbero essere limitati anche gli insaccati e le fritture, così come i cibi che presentano un elevato contenuto di glutine e di lattosio. La pancia gonfia è causata anche dall’assunzione delle cosiddette verdure crucifere, come i cavoli di Bruxelles, i broccoli e i cavolfiori. I legumi sono nemici del ventre piatto, ma al tempo stesso sono preziosi per la salute complessiva dell’organismo: un buon compromesso può essere quello di metterli a cuocere solo dopo averli lasciati in ammollo.

Perché compaiono i gonfiori addominali?

Il gonfiore addominale non è altro che la diretta conseguenza della presenza di un eccesso di gas all’interno dell’apparato digerente. A volte, tuttavia, esso può rappresentare il sintomo di una patologia che non è stata ancora individuata. Nella maggior parte dei casi la colpa di questo disturbo è da attribuire solo a comportamenti errati assunti a tavola: è il caso di chi mangia in modo troppo vorace o con eccessiva rapidità, finendo per ingerire una quantità di aria maggiore del dovuto. La cosiddetta aerofagia corrisponde proprio a questo fenomeno, anche se nel linguaggio comune il concetto è stato travisato.

Come si mangia

Stando ai suggerimenti del dott. Francesco Garritano, nutrizionista di Taranto, per prevenire i gonfiori addominali è necessario masticare con lentezza quando si mangia, proprio per non ingerire troppa aria. Va detto, comunque, che anche altri fattori possono avere un’influenza su tale fenomeno, e non è detto che siano correlati al cibo. La sedentarietà è una degli indiziati principali: vale la pena di ritagliarsi un po’ di tempo nel corso della giornata per dedicarsi al pilates o per svolgere un’altra attività che stimoli il corpo, come per esempio lo yoga. In questo modo non solo si è impegnati nel movimento fisico, ma si ha anche l’opportunità di alleviare lo stress e di allentare le tensioni che si sono accumulate nel corso del tempo.

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