Le regole da seguire per la scelta del dentista

Le regole da seguire per la scelta del dentista

A meno che non ci si rivolga a un ospedale e si sia disposti a tollerare le infinite liste di attesa della sanità pubblica, nella maggior parte dei casi chi ha bisogno del dentista si affida a uno studio privato. Ma quali sono le regole da seguire per avere la certezza di individuare un professionista onesto, serio e in grado di soddisfare le più diverse esigenze dei pazienti? Questi ultimi hanno il diritto dovere di informarsi con la massima attenzione sui servizi di cui usufruiranno: il che significa chiedere una dettagliata previsione di lavoro. Nel momento in cui uno specialista appare titubante o evasivo, forse occorre mettersi in cerca di una soluzione differente, perché in gioco ci sono la salute ed esborsi economici non indifferenti.

I preventivi

A proposito delle cifre che si spendono, i preventivi troppo alti possono sembrare spaventosi, ma d’altro canto è bene non lasciarsi illudere da quelli eccessivamente bassi, che potrebbero nascondere qualche magagna. Gli studi seri mettono a disposizione la possibilità di beneficiare di pagamenti dilazionati e garantiscono un approccio sicuro e professionale: in questo modo anche i pagamenti più consistenti possono essere affrontati senza timori. L’accuratezza e la serietà sono peculiarità da cui non si può prescindere.

Non esistono interventi miracolosi

Bisogna adottare una certa cautela anche nei confronti di quei dentisti che promettono miracoli: soprattutto se tali promesse devono concretizzarsi nel giro di poco tempo. Ogni terapia odontoiatrica ha una durata minima che deve essere rispettata, e quando ciò non avviene è legittimo sentire puzza di bruciato e pensare che ci sia qualcosa che non va. Il rispetto dei protocolli è indispensabile, mentre occorre diffidare da chi pone in essere strategie poco professionali che hanno il solo intento di attirare i pazienti.

Le condizioni dello studio

Lo studio odontoiatrico del professor Paolo Lisi assicura condizioni igieniche impeccabili, e così dovrebbe essere in ogni ambiente medico. Anche senza indagare sulle procedure di sterilizzazione e di disinfezione, la differenza tra uno studio pulito e uno in cui non si presta attenzione all’igiene si nota a occhio nudo. Il medico non può fare a meno di indossare i guanti e la mascherina per ogni trattamento, mentre tutti gli strumenti devono essere imbustati e aperti di fronte al paziente.

E se il dentista è abusivo?

Purtroppo, non è così raro imbattersi in un dentista abusivo, che esercita la professione non avendo il diritto di farlo e che millanta il possesso di titoli di cui in realtà non dispone. Per fortuna, per i pazienti è piuttosto semplice verificare chi si ha davanti: basta andare sul sito della Fnomceo e accertare l’iscrizione del dentista presso l’ordine dei medici e degli odontoiatri.

Andare all’estero conviene?

Una moda che si è diffusa nel corso degli ultimi anni è quella del cosiddetto turismo odontoiatrico, che porta un gran numero di pazienti a recarsi nei Paesi dell’Est – soprattutto in Croazia – per sottoporsi a visite e a interventi che hanno costi nettamente più bassi rispetto a quelli previsti in Italia. Se il risparmio che si ottiene è evidente, sono molte le controindicazioni che inducono a dubitare a proposito della reale convenienza di un sistema di questo tipo. Se, per esempio, si ha un problema urgente, come ci si comporta? Di certo non si può prendere il primo aereo e volare in Croazia per un controllo, ma anche se lo si facesse quanto verrebbe a costare? Inoltre, nulla garantisce che i dentisti a cui ci si rivolge al di fuori dei confini nazionali abbiano le competenze di quelli italiani: da noi se qualcosa va storto si può andare in tribunale, ma a livello internazionale le procedure non sono così agevoli. Insomma, è sempre meglio cercare uno studio vicino a casa.

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