La salute dipende dall’ambiente: averne cura è prerogativo

La salute dipende dall’ambiente: averne cura è prerogativo

Nutrire il pianeta, energia per la vita è il tema scelto per la Esposizione Universale di Milano 2015. Questa scelta vuole trattare delle tecnologie, dell’innovazione, della cultura, delle tradizioni e della creatività legati al settore dell’alimentazione e del cibo ma anche alla salute e alla qualità del territorio, soprattutto nei riguardi dell’inquinamento ambientale. Riprendendo tematiche già sviluppate in precedenza, Antonio Fago [*] , da sempre impegnato nel settore sociale su questi temi, chiarisce la situazione amministrativa di una città sempre al centro dell’attenzione dei media ed emblema del problema italiano. Focalizzandosi sull’asse principale del diritto ad una vita  sana, sicura e sufficiente per tutti gli abitanti.

 

Sempre più numerose sono le aziende che prestano attenzione ad uno sviluppo compatibile con l’ambiente che sia conforme ai requisiti ed alle normative ambientali vigenti. Un caso emblematico ed attualissimo è quello che ha visto (e vede) l’acciaieria Ilva di Taranto trovarsi continuamente sotto i riflettori. Antonio Fago, che per oltre trent’anni ha seguito il problema da vicino, è stato intervistato dalla testata di scienza Gravità Zero.
“Se non riusciamo a salvare la Terra non sappiamo cosa lasceremo ai nostri figli. L’enciclica di Papa Francesco dedicata alla Custodia del Creato è infatti un documento di portata planetaria, destinato ad esser studiato, discusso, ricordato con profonda attenzione: dai cambiamenti climatici alla scomparsa di biodiversità allo sfruttamento della Terra, allo spreco, ai rifiuti abbandonati a se stessi, a milioni di esseri umani deprivati di cibo ed acqua”.
“Dobbiamo avere la capacità, la prevenzione e l’umiltà di non pensare al nostro benessere attuale ma costruire per un migliore benessere per i nostri figli. Approfittare del presente danneggia tutta la collettività compresi i nostri familiari. Chiamiamolo sentimento interiore, qualcosa che senti, una parte che tu puoi dare ad altri, ma che ritorna in bene anche a te stesso.”
L’inquinamento, un problema tipico dei paesi più industrializzati, coinvolge oggi tutto il Pianeta e tutti noi. Aggravato dall’intreccio di diversi fattori che ne moltiplicano gli effetti, l’inquinamento colpisce anche le zone più lontane dalla civiltà moderna, perché si espande attraverso le vie dell’aria e dell’acqua modificando  gli equilibri degli ecosistemi naturali e causando gravi rischi per la salute dell’uomo negli ambienti da lui abitati. La diffusione e la gravità dei fenomeni di inquinamento richiedono scelte di governo tempestive ed efficaci, su scala locale (amministrazioni locali), su scala nazionale (governi degli Stati) e su scala internazionale attraverso accordi riconosciuti da tutti gli Stati.

L’intervista prosegue qui 

[*] Antonio Fago nel 1968 viene assunto in Italsider, dove ricopre diverse mansioni che gli permettono di conoscere realmente la “Grande Industria”. E’ anche attivo sindacalista, ricopre diversi ruoli tra cui quello di responsabile organizzativo provinciale FIM-CISL di Taranto.
Nei primi anni 80’ entra a far parte del Consiglio di Amministrazione dell’Acquedotto Pugliese.
Sempre attivo in politica, nel 1990 è eletto consigliere al Comune di Taranto e successivamente nominato assessore con delega alle attività produttive, polizia municipale, annona e mercati.
Nello stesso periodo è anche membro della Commissione Garanzie Statutarie Nazionale della Democrazia Cristiana. Attualmente è socio della Fondazione Sorella Natura
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