Città Spugna: quando l’acqua diventa benessere urbano
Nel cuore del Mediterraneo, a Portoferraio, nasce un nuovo modo di pensare le città e il benessere collettivo. Il progetto “Città Spugna – Visione e strategie per territori resilienti”, promosso dall’Istituto Nazionale di Bioarchitettura (INBAR), invita a riflettere su come la natura possa tornare protagonista del vivere urbano.
L’acqua, elemento vitale e fondativo di ogni civiltà, è stata per secoli domata e allontanata dalle città. Oggi, di fronte ai cambiamenti climatici e ai disagi ambientali, torna al centro come risorsa di salute e rigenerazione. L’idea di “città spugna” propone spazi urbani capaci di assorbire e restituire acqua e freschezza, proprio come fa il suolo naturale.
Rain garden, tetti verdi, parchi filtranti e piazze drenanti non sono solo soluzioni tecniche: diventano luoghi di benessere fisico e psicologico, dove il verde e l’acqua migliorano il microclima, riducono l’inquinamento e creano occasioni di socialità. Come spiega Anna Carulli, Presidente INBAR, “non si tratta solo di ingegneria ambientale, ma di un cambiamento culturale che mette insieme progettazione, ecologia e responsabilità sociale”.

Anna Carulli, Presidente INBAR
Il convegno nazionale che si terrà il 4 ottobre 2025 a Portoferraio riunirà esperti e istituzioni per condividere esperienze e buone pratiche: tra gli interventi, quelli di Carulli sulla resilienza urbana, di Giò Dardano sulla bioarchitettura come progetto di vita, e di Maria Frangioni di Legambiente, che parlerà di cittadinanza attiva e partecipazione.
La giornata sarà moderata dall’architetto Piero Luigi Carcerano e si concluderà con una tavola rotonda dedicata a imprese e professionisti impegnati nella gestione sostenibile dell’acqua. In parallelo, la mostra “Architetture Spugna”, allestita alla Torre della Linguella, offrirà esempi concreti di progetti che trasformano le città in veri ecosistemi urbani.

Portoferraio, isola e laboratorio, rappresenta al meglio questa visione: un territorio che affronta il cambiamento climatico con creatività e visione. Dalla sua esperienza nasce una rete di città italiane resilienti – da Napoli a Milano – unite dal desiderio di ricostruire il legame tra natura, salute e qualità della vita.
Come sottolinea Carulli, “l’acqua non è un’emergenza da contenere, ma un bene comune da integrare. La vera bellezza oggi è quella dell’acqua trattenuta, dell’ombra condivisa, della cura quotidiana”.
Città Spugna ci ricorda che il benessere non nasce dal controllo, ma dall’armonia tra uomo e ambiente.
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L’articolo su Interiorissimi a cura dell’Arch. Piero Luigi Carcerano
Presidente Commissione Comunicazione ed Editoria dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura
Vicedirettore di Interiorissimi











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