Cattiva postura e mal di schiena: le cose da sapere

Cattiva postura e mal di schiena: le cose da sapere

Ogni giorno passiamo molte ore seduti di fronte a un pc, sia che si tratti della postazione di lavoro in ufficio che dell’angolo studio ricavato in casa per fare smart working. Presi come siamo dai nostri compiti e dalla necessità di rispettare determinate scadenze non ci rendiamo quasi mai conto di quanto la postura che teniamo possa essere scorretta e provocarci dei dolori localizzati scatenando il mal di schiena. Come intervenire? Ovviamente per sedare i fastidi è possibile optare per un farmaco antinfiammatorio in gel per uso topico, ad ogni modo sarà utile fare mente locale sull’importanza di tenere una postura corretta per scongiurare qualsiasi problematica in futuro.

Quando si manifestano i fastidi e chi è più colpito

Il mal di schiena è tra i disturbi posturali più comuni, colpisce un range molto ampio di persone e tutti – almeno una volta – ne hanno sofferto. Si tratta di una problematica trasversale, che però riguarda con una lieve prevalenza l’universo femminile. Oltre al mal di schiena possono presentarsi dolore al collo e alle spalle, ma anche alle gambe e alle braccia. In genere i dolori alle articolazioni iniziano a comparire con una maggior frequenza superata la soglia dei 30-35 anni di età. I farmaci di automedicazione senza dubbio sono strumenti terapeutici utili alla gestione dei disturbi all’apparato muscolo scheletrico.

Sintomi e fattori scatenanti di uno squilibrio posturale

La principale causa scatenante in relazione ai dolori posturali è il lavoro. Mantenendo infatti la stessa posizione per più ore consecutive possono svilupparsi dei fastidi all’apparato muscolo scheletrico. La postura è praticamente obbligata per tutto questo tempo, condizione che facilita la comparsa di disturbi legati alla compressione oppure al sovraccarico della nostra struttura. Naturalmente il brutto vizio di non stare sempre dritti non è appannaggio esclusivo dell’ambito lavorativo: ogni giorno dobbiamo sforzarci di mantenere, anche nel tempo libero, una postura corretta. Di certo non siamo aiutati dallo smartphone, che richiede il mantenimento quasi costante della testa inclinata (con il conseguente sviluppo di dolori soprattutto nella zona del collo e alle spalle). Si tratta di una posizione del tutto innaturale, che può avere importanti conseguenze – in negativo – sulla nostra salute. Che cosa accade? Sporgendo la testa in avanti sottoponiamo il nostro collo a uno sforzo davvero extra: ciò può portare alla lunga ad un irrigidimento del collo e alla comparsa di mal di schiena e cefalee.

Solitamente i campanelli d’allarme che annunciano il pericolo di uno squilibrio posturale sono piuttosto blandi, occorrono mesi e anche anni perché la situazione – dopo essersi complicata lentamente – si aggravi o cronicizzi. Ad ogni modo sarà corretto affermare come vi siano alcuni ‘indicatori’ che devono far pensare alla visita di controllo dal medico. Si tratta per esempio di alcuni vizi torsionali più evidenti o una lenta riduzione del movimento articolare. Pure l’asimmetria del movimento deve suonare come un allarme da disinnescare.

Come abbiamo avuto modo di accennare il lavoro non è l’unico fattore scatenante per ciò che riguarda i disturbi posturali e la comparsa del mal di schiena. Si tratta anche di uno stile di vita sedentario, alti livelli di pigrizia e persino fattori climatici oltre – ovviamente – all’età che avanza. Scarpe scomode, obesità o continui pesi da portare possono aggravare ancora il quadro.

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